Un pranzo buono, bello e … bravo.
Di norma sono gli stessi aggettivi che abbiamo per i nostri ragazzi quando si comportano bene e questa volta li usiamo per ringraziare tutti, ma proprio tutti, i partecipanti al pranzo di Natale del Rugby Perugia Junior.
C’era chi è arrivato presto per allestire la sala e a chi ha messo ordinatamente piatti e posate, chi ci ha fatto sorridere e reso la fatica più dolce, chi ha cucinato, tagliato e affettato e chi ha pensato proprio a tutto.
C’era chi è arrivato puntuale e chi è arrivato non appena poteva, chi ha servito ai tavoli e chi ha fatto la scarpetta perchè nulla va sprecato.
C’era chi si allontanava ad ogni portata per andare a giocare fuori e chi si alzava per andarli a riprendere alla portata successiva, chi conosceva meglio il suo vicino di posto e chi ascoltava cosa avesse da condividere.
C’era chi ha distribuito regali e chi abbracci affettuosi, chi ha fotografato e chi stava sognando, chi ha rimesso a posto cercando di lasciare il posto anche meglio di come l’abbiamo trovato e chi ha semplicemente salutato.
C’era chi era scettico e chi si è ricreduto (ma forse erano la stessa persona) ma prima di tutto c’erano loro, i nostri ragazzi che stanno crescendo.
Quello di quest’anno è stato il pranzo di Natale del record di presenza, quello con più doni alla lotteria e quello del calendario del minirugby donato alle famiglie dove i volti e le gesta parlano ancora una volta di crescita.
Alla fine non è stato un pranzo, ma uno scambio di doni dall’inizio alla fine.
Grazie.
Di norma sono gli stessi aggettivi che abbiamo per i nostri ragazzi quando si comportano bene e questa volta li usiamo per ringraziare tutti, ma proprio tutti, i partecipanti al pranzo di Natale del Rugby Perugia Junior.
C’era chi è arrivato presto per allestire la sala e a chi ha messo ordinatamente piatti e posate, chi ci ha fatto sorridere e reso la fatica più dolce, chi ha cucinato, tagliato e affettato e chi ha pensato proprio a tutto.
C’era chi è arrivato puntuale e chi è arrivato non appena poteva, chi ha servito ai tavoli e chi ha fatto la scarpetta perchè nulla va sprecato.
C’era chi si allontanava ad ogni portata per andare a giocare fuori e chi si alzava per andarli a riprendere alla portata successiva, chi conosceva meglio il suo vicino di posto e chi ascoltava cosa avesse da condividere.
C’era chi ha distribuito regali e chi abbracci affettuosi, chi ha fotografato e chi stava sognando, chi ha rimesso a posto cercando di lasciare il posto anche meglio di come l’abbiamo trovato e chi ha semplicemente salutato.
C’era chi era scettico e chi si è ricreduto (ma forse erano la stessa persona) ma prima di tutto c’erano loro, i nostri ragazzi che stanno crescendo.
Quello di quest’anno è stato il pranzo di Natale del record di presenza, quello con più doni alla lotteria e quello del calendario del minirugby donato alle famiglie dove i volti e le gesta parlano ancora una volta di crescita.
Alla fine non è stato un pranzo, ma uno scambio di doni dall’inizio alla fine.
Grazie.
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