Nuovi doverosi aggiornamenti di inizio anno sulla situazione Campo Rugby e sui rapporti del Rugby Perugia Junior con il gestore Rugby Perugia.
Sulla questione Club House, come noto, il Rugby Perugia Junior ha dovuto presentare ricorso al T.A.R. dell’Umbria perché nel contratto di gestione tra Comune e Rugby Perugia dell’impianto era stata indebitamente inserita, nonostante nostra contraria diffida, anche la Club House. Il Comune di Perugia ha pienamente riconosciuto le nostre ragioni e si è impegnato con atto ufficiale a modificare la Convenzione o comunque a compiere tutti gli atti che portino alla riapertura della gara pubblica per l’affidamento dopo la naturale scadenza del giugno 2017. Almeno su questo punto sembrerebbe essersi fatta giustizia di un arrogante colpo di mano, palesemente illegittimo quanto arbitrario.
Rimangono invece aperte altre questioni, prima fra tutte quelle della pubblicità sul campo. Da quando esiste il campo da rugby mai nessuna società sportiva ha pagato un soldo di affitto per l’esposizione degli striscioni. Anche la normativa statale, allo scopo di favorire le società sportive dilettantistiche, esclude il pagamento della tassa di affissione. Invece il Rugby Perugia del Dr. Alessio Fioroni, appena avuta la concessione del campo nel luglio scorso (che peraltro non prevede nulla sulla pubblicità se non un generico diritto di esercitarla, ma non in esclusiva) ha letteralmente, e senza nessun preavviso, strappato via dalla rete gli striscioni pubblicitari dello Junior.
Al di là della scorrettezza del comportamento in sé, trattasi dell’ennesimo dispetto che impedisce allo Junior di esercitare la pubblicità visiva la quale, stante anche la gratuità dell’attività, rappresenta una delle poche fonti di sostentamento del Club.
Solo di dispetto si tratta: in un primo momento hanno accampato, per bocca del Direttore Generale Dr. Tesorini, la scusa che per i nostri cartelloni non c’è posto. Ci sono invece più di 200 metri di recinzione (tra rete e staccionata) assolutamente vuoti. Poi hanno sollevato la “giustificazione” di presunte incompatibilità merceologiche tra sponsor (!!!). Chi ha un minimo di esperienza delle cose di sport ci mette un secondo a capire la pretestuosità di queste vere e proprie sciocchezze che hanno l’unico obiettivo di disturbare con ogni mezzo l’attività del Minirugby da cui tutto il rugby perugino dipende, compreso quello che ha fatto la A e adesso è ai vertici della serie B con la prima squadra oltre alle giovanili varie, élite e non élite, e al quale deve praticamente tutto.
Per togliere allora a questi signori ogni alibi, il Comune, tramite l’assessore Dr. Prisco e su iniziativa dello stesso Sindaco Dr. Romizi (!), ha convocato un paio di incontri tra noi e loro: al primo si è presentato solo Tesorini senza alcun potere rappresentativo o decisionale. In questo incontro l’Assessore ha proposto un piano di ripartizione spazi, da noi condiviso, secondo principi di equità (sulla falsa riga di quanto previsto anche per il Palasport) con l’impegno di Tesorini, che pareva condividerlo, di sottoporlo ai suoi superiori.
Al secondo incontro (presenti noi, assessore, consigliere e dirigente comunale), dove si doveva finalmente prendere una decisione, semplicemente e candidamente, i dirigenti del Rugby Perugia non si sono presentati, così confermando, anche di fronte alle istituzioni, la loro strafottenza e l’atteggiamento di fuga e silenzio che hanno adottato da quest’estate a oggi.
La posizione di Fioroni al riguardo sembrerebbe quella di chiedere soldi anche per la pubblicità, ovvero, se vogliamo esporre gli striscioni dovremmo pagare. Quanto, in base a quali presunte e inesistenti tariffe non è dato sapere e nemmeno lo vogliamo, perché pagare per questo è ingiusto nella forma e nella sostanza, visto che esponendo i nostri sponsor non togliamo spazio e non diamo fastidio a nessuno, e soprattutto il gestore incasserebbe ulteriori soldi (oltre all’affitto campo che già paghiamo) giustificati da nulla. Versare soldi al Rugby Perugia sui (magri e difficili) incassi dagli sponsor non ci passa nemmeno per la testa.
Dobbiamo allora chiedere adesso ufficialmente qual’è la posizione definitiva del Comune di fronte a quanto sta accadendo con un soggetto che è, si ricordi bene, gestore di un impianto pubblico e ha precisi obblighi verso Amministrazione e utenza.
Altro dispettuccio, sempre finalizzato a monetizzare al massimo sempre e comunque qualsiasi occasione, è stato tentato contro di noi in occasione del Concentramento regionale del 20 novembre quando, dopo aver già preso tutt’altri accordi con il gestore della Club House Sig. Gianni, hanno preteso per l’affitto della struttura (campo e Club House solo per appoggiare le vivande ed eventualmente mangiare in caso di pioggia, senza pasti e con pulizie a carico nostro) la bellezza di 556 euro (avete letto bene!!!, cifra al di fuori di ogni logica o ipotetica tariffa che peraltro non esiste), oltre agli incassi del bar che, giustamente, è cosa loro.
Abbiamo detto no grazie e abbiamo dovuto ripiegare, peraltro con grande successo, sul Santa Giuliana; di conseguenza il concentramento-festa autunnale che da almeno 15 anni si svolgeva – come naturale – al Campo Rugby e che appartiene al vissuto di generazioni di rugbisti perugini, inclusi quelli grandi di oggi, per la prima volta è dovuto emigrare altrove.
Dopo l’ignobile voltafaccia e le strette di mano sconfessate di quest’estate sull’accordo per l’ampliamento della Club House (sala doposcuola etc., progetti prima apparentemente condivisi e adesso boicottati senza nemmeno dire perché), continuiamo a subire attacchi da questi signori.
Resistiamo e resisteremo a tutti gli attacchi che Fioroni e soci vogliono portarci all’evidente fine di farci desistere per sfinimento e magari gestire loro i succosi (nella loro ottica) frutti di quanto da noi in tanti anni seminato. Non lo permetteremo.
Ci scusiamo se siamo andati per le lunghe ma è bene che tutti sappiano quanto sta succedendo, anche per evitare che domani qualcuno caschi dalle nuvole.
Buon Anno a tutti.
Rugby Perugia Junior